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Tutti in bici per la tradizionale biciclettata del Primo maggio

Sarà una festa del Primo maggio all’insegna della vita all’aria aperta quella proposta quest’anno dal Comune di Cadoneghe. Come tradizione ormai da molti anni a Cadoneghe, la festa dei lavoratori sarà l’occasione per conoscere il territorio trascorrendo qualche ora in sella alla propria bicicletta. L'itinerario della pedalata ecologica prevede il passaggio lungo diverse strade del territorio e due momenti di ristorazione. Per questa manifestazione è prevista la partecipazione di circa 1500 cicloamatori che saranno scortati lungo il tragitto dagli agenti della Polizia Locale. La partenza è fissata per le 9,30 da piazza della Repubblica (angolo via Leopardi - via Colombo). Due sono

Giuliano Montaldo a Cadoneghe nell'ambito del programma delle celebrazioni comunali del 25 aprile.

Il programma di iniziative predisposto dal Comune di Cadoneghe per celebrare la ricorrenza del 25 aprile, Festa della Liberazione, prosegue con un appuntamento di eccezione: venerdì 29 aprile in Sala Consiliare (dalle ore 20.30) il sindaco Mirco Gastaldon e la Giunta incontrano il regista Giuliano Montaldo. Intervengono il prof. Vincenzo Milanesi (Università di Padova) e il prof. Giorgio Tinazzi (Università di Padova). Ingresso libero. Nel corso della serata Montaldo parlerà anche della sua ultima fatica. Il regista proprio in questi giorni sta ultimando il montaggio del suo nuovo film, L’industriale, girato a Torino con protagonisti Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini.

L'ultima lettera agli amici di Giacomo Ulivi, partigiano, fucilato a Modena all'età di 19 anni

Tra le tante toccanti testimonianze di partigiani condannati alla pena di morte, quella del giovane Giacomo Ulivi è particolarmente significativa. In occasione del 66° anniversario della Liberazione, il prossimo 25 aprile, pubblichiamo questa sua ultima "lettera agli amici". Giacomo Ulivi era uno studente di Legge a Parma, decorato con la Medaglia d'Argento alla memoria. Con lui ricordiamo i tanti Italiani che sacrificarono la loro vita per consegnarci un'Italia libera e democratica. Con loro abbiamo un debito di riconoscenza. Leggendo queste righe di Ulivi, capiamo come questo debito va ripagato: con l'impegno, la partecipazione alla "cosa pubblica" e la passione

Festa di Liberazione: "Clara Doralice: Testimonianze di una staffetta Partigiana"

Dopo la conferenza in collaborazione con l'ANPI di Cadoneghe sul tema: "Silvio Trentin: dall'antifascismo alla Resistenza per un'Italia europeista e federale" con Elio Franzin, direttore del Centro Studi sui Federalismi "Silvio Trentin" di Padova, il Comune di Cadoneghe presenta altri importanti appuntamenti per celebrare la FESTA DI LIBERAZIONE del 25 aprile. Venerdì 22 aprile 2011 Sala Consiliare 20.30 Iniziativa Giovani…Resistenza a Cadoneghe, "Clara Doralice: Testimonianze di una staffetta Partigiana" - Letture di Alice Malgarotto, Alessandra Stivali, Enrico Nania, Andrea Pittarello. Testi di Pietro Basso, Regia di Irene Barichello Il giorno vero e proprio della festa, lunedì 25, sarà celebrato come ogni anno con

"Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie": l’adesione di Cadoneghe

La XVI «Giornata della memoria e dell’impegno» approda in Basilicata. Sarà sabato 19 marzo, giorno scelto per favorire la massima partecipazione a un appuntamento che resta, comunque, saldamente legato alla data simbolica del 21: quando tante altre iniziative riempiranno centinaia di piazze, strade, scuole e consigli comunali d’Italia. Perché la Basilicata? Per ribadire che il potere mafioso e tutto ciò che lo favorisce vanno combattuti ovunque, dal Nord al Sud, non solo attraverso le inchieste e i processi ma anche sul piano educativo, sociale e culturale. Come ovunque bisogna costruire quella società del «noi», viva, attiva, consapevole, che delle mafie

La prefazione di Francesco De Gregori al libro "Viva l'Italia" di Aldo Cazzullo

Proprio mentre si apprestano a celebrare i 150 anni della fondazione del loro paese, gli italiani sembrano essere sempre meno interessati a conoscere e a riconoscere la loro italianità. Eppure non sono mancati nella storia i momenti in cui il senso di appartenenza civica alla comunità nazionale, e addirittura un vero e proprio sentimento d’amore per la patria, sono emersi ad accompagnare gli avvenimenti del paese, soccorrendolo nei momenti di crisi. Quando scrissi la canzone Viva l’Italia mi era sembrato naturale ricordare quella forte risposta collettiva che l’Italia seppe dare al terrorismo alla fine degli anni 70. Nonostante ciò