Con l’Ucraina che abbiamo amata nei bambini di Chernobyl
Dopo 30 anni dall’ultimo conflitto armato alle porte del nostro Paese, oggi torna all’ordine del giorno del Consiglio comunale la guerra. Ed è proprio in questo luogo, dove la democrazia e la libertà si incarnano che deve essere condannata senza mezze misure l’offensiva armata nei confronti di un'altra democrazia, quella ucraina. Non farlo o nascondersi dietro a futili giustificazioni sarebbe non solo una mancanza di rispetto verso il popolo ucraino, che abbiamo imparato a conoscere accogliendo i bambini dopo il disastro di Chernobyl, ma anche alla nostra storia, all’ Unione Europea e alla sua missione originale: la pace fra