CADONEGHE E’ DIVENTATA UN CASO NAZIONALE
Non può essere sfuggito a nessuno il ciclone delle multe inflitte dai due autovelox installati il 23 giugno 2023 sulla S.R. 307 ex Strada statale del Santo.
I due apparecchi sono stati posizionati all’incrocio di via XXV aprile (mobilificio Valentini) nella direzione Camposampiero e all’incrocio con via Fiorita (Antico Guerriero/Piadineria) in direzione Padova.
Non è stata affissa nessuna segnaletica specifica per segnalare la presenza dei nuovi autovelox e la segnaletica generale non è stata adeguata come doveva essere dopo che, con la riperimetrazione del centro abitato del 2022, la Strada Regionale 307 è diventata strada comunale, con il conseguente passaggio di proprietà al Comune e il limite di velocità dei 50 km orari esteso a tutta la sua lunghezza.
In pratica nessuno l’ha saputo, nonostante da tempo si ventilasse che la strada era pericolosa, nonostante le proteste e la petizione dei cittadini residenti, nonostante l’autorizzazione degli autovelox da parte del Prefetto… Ma poi la messa in funzione è stata fatta a sorpresa, senza una preventiva e adeguata informazione pubblica, senza un congruo periodo di prova, senza nessuna segnalazione diretta e visibile.
Chi usava la strada ha continuato a percorrerla, mentre gli autovelox fotografavano ogni passaggio di auto, moto, furgoni, e forse qualche bicicletta elettrica, che superavano i 50 km orari: per la verità i 55, perché il codice della strada prevede 5 km di tolleranza.
Sta di fatto che dopo un mese, esattamente alla fine di luglio hanno iniziato a fioccare migliaia di multe a cittadini – sia residenti che di altri comuni – inconsapevoli degli autovelox, che hanno continuato a percorrere la strada senza sospetti. Il “trappolone” l’ha chiamato l’ex Sindaco di Cadoneghe Elio Amano che ha voluto commentare questa carneficina. Perché tale è stata in quanto le multe si sono abbattute ripetutamente anche due volte al giorno, per giorni successivi, fino ad arrivare a numeri impressionanti, in molti casi con anche la perdita di punti.
Ma una qualche idea sul numero delle multe (ad oggi 58.000!) l’assessore Sposato doveva pur essersela fatta se, nel Consiglio del 27.7.2023 aveva previsto una apposita modifica di bilancio per includere 1.557.500 € di maggiori entrate dovute alle multe non solo per il 2023, ma anche per il 2024 e 2025, ammettendo che “molta gente non sapeva dell’esistenza degli autovelox”.
Un grave atto vandalico ha danneggiato uno dei due autovelox, e anche il secondo pare aver smesso di funzionare, dal 9 agosto… ma le notifiche delle multe sono continuate a valanga, mettendo in difficoltà tanti utenti abituali della strada del Santo che ne hanno collezionato anche più di una al giorno, per diversi giorni.
Anche i consiglieri di minoranza, Lucia Vettore ed Enrico Nania del PD, Michele Schiavo di Cadoneghe Unisce, Raffaele Reschiglian di Coalizione Civica e Guido Rocca del Movimento 5 stelle si sono mobilitati inviando un esposto al Prefetto e chiedendo un Consiglio comunale straordinario, chiedendo l’annullamento di tutte le multe per il modo in cui sono stati messi in funzione i due autovelox, non per fare prevenzione come prescrive il codice della strada, ma per fare cassa, introiti per il Comune, a danno di ignari automobilisti, la maggior parte dei quali non superava i 60 km/h. Nessuna risposta è stata data dal Sindaco che anzi ha scaricato le responsabilità su vigili e dipendenti…
L’aspetto più scorretto è stata la mancanza di informazione e segnaletica adeguata: cosa resa evidente quando, ad inizio agosto, sono stati precipitosamente installati nuovi segnali che prima non c’erano.
Molti sanzionati si sono mobilitati attraverso associazioni specializzate e studi legali; numerosi cittadini in autonomia, riconosciuti come “il popolo dei multati”, stanno protestando contro questa iniqua misura sanzionatoria, e stanno inoltrando ricorsi individuali al Giudice di Pace o al Prefetto, perché questa è l’unica alternativa al pagare le multe.
Ora sono in corso delle indagini della Procura delle Repubblica, una indagine interna al Comune ed è stato conferito un incarico legale ad un avvocato per trovare il bandolo di questa intricata matassa che possa anche salvaguardare il Comune da danni patrimoniali che potessero emergere da questa vicenda mal condotta.
I nostri consiglieri hanno chiesto un altro Consiglio Comunale straordinario e tutti aspettano una soluzione dall’amministrazione comunale che ha creato il caso.
Oppure dovranno decidere i giudici…