lo sviluppo dell’attività edilizia a Cadoneghe pare fosse limitato dal peso degli alti oneri di urbanizzazione che doveva pagare chi intendeva costruirvi casa o fare interventi di trasformazione urbanistica più importanti: un’imposizione vissuta quasi come un’ingiustizia sociale!
Che fossero alti è sempre stato motivato dal fatto che Cadoneghe aveva, ed ha, una dotazione di servizi pubblici (pagati anche con gli oneri di urbanizzazione), servizi pregiati come un accesso diretto alla città di Padova, scuole pubbliche (dall’infanzia alle medie), impianti sportivi, parchi pubblici, asilo nido, biblioteca, ludoteca, piazze, palestre, auditorium ….. che hanno rappresentato una forte attrattiva per tanti cittadini che, nel tempo, hanno scelto di spostarsi a Cadoneghe.
Tanto che una popolazione di oltre 16.000 abitanti (ma ultimamente in calo) fa del territorio di Cadoneghe – che non è molto vasto (12 km quadrati) – il quarto comune della Provincia di Padova per densità abitativa con oltre 1200 abitanti per kmq ben concentrati nei centri abitati.
Nell’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha proposto ed approvato una forte riduzione di questi oneri che sono stati letteralmente dimezzati. Molta enfasi nel presentare il nuovo regolamento che va ad attuare questa agevolazione, per molti versi una trasposizione di quello previgente, ma adattato a previsioni normative intervenute nel tempo e con un calcolo più snello e veloce del contributo straordinario/perequazione urbanistica.
La riduzione è stata proposta dopo un attento confronto con i valori di altri Comuni di dimensioni simili, oltre che con il comune capoluogo. Confronto che è stato alla base del lavoro degli uffici, ma non è stato reso accessibile ai consiglieri (!?!).
Si è parlato di una promessa elettorale molto attesa, tanto che il nuovo regolamento sarà applicato dalla data della pubblicazione della delibera di approvazione (il 28 luglio scorso), senza attendere i tempi ordinari dell’entrata in vigore ….. Ma quanta fretta!
Pensiamo che i riflessi saranno sicuramente interessanti per i privati che si faranno la casa, ma ancora di più per i costruttori edili che andranno a realizzare interventi più importanti.
Quindi sarà incentivato nuovo sviluppo edilizio, e non solo residenziale.
Non si capisce se le riduzioni di questi oneri di urbanizzazione potranno far abbassare i prezzi degli alloggi sul mercato.
Pare invece, secondo valutazioni dei servizi tecnici, che l’ammontare delle relative entrate che il Comune prevedeva di incassare nei bilancio 2022-2025 non subirà variazioni. Forse saranno compensati dalla maggiore attività edilizia…..
Ed infine ci stanno di mezzo il consumo di suolo e i mutamenti climatici che non sembrano preoccupazione attuale. Se il Veneto risulta essere la Regione più cementificata d’Italia (dati ISPRA), ci sono buone prospettive che si continui su questa strada e i problemi creati dall’impermeabilizzazione del suolo e dalle isole di calore non potranno essere facilmente risolti con boschi urbani e opere di compensazione idraulica.
Le case ad altissima prestazione energetica “edifici nZEB“ potranno essere una risposta e avranno ulteriori agevolazioni: ma non saranno a portata di tutti.
E’ davvero una misura che avvantaggerà i cittadini e non causerà minori introiti alle casse comunali?
Lucia Vettore consigliera comunale capogruppo Partito Democratico Cadoneghe