“Dietro ogni consegna Amazon c’è una persona un carne e ossa”, è il testo di un volantino giallo e nero, i colori di Amazon, distribuito dai corrieri in sciopero lunedì 15 febbraio davanti al magazzino Amazon di Vigonza.
“Sfidando la potenza smisurata di Amazon, il gigante da cui il loro lavoro discende, ieri hanno tirato il freno a mano dei loro furgoni bianchi e si sono ritrovati in strada davanti al centro di smistamento di Vigonza, con le bandiere del sindacato e cartelli improvvisati. Hanno scioperato in cento, sui 400 delle sei ditte che hanno in appalto la consegna dei pacchi. Gli altri 300, con contratti e guadagni ancora più precari, non potevano permettersi lo stop”. Così, il giorno dopo, “Il Mattino di Padova” ha riferito dello sciopero: una notizia, perché si è trattato del primo sciopero dei corrieri.
I Circoli del Partito Democratico di Cadoneghe e di Vigonza hanno espresso la loro vicinanza alla lotta e alle difficoltà dei corrieri di Amazon con una dichiarazione congiunta.
Oggi si è tenuto il primo sciopero nei magazzini Amazon di Vigonza.
A servizio del polo di distribuzione lavorano 400 autisti costretti a ritmi di lavoro al limite del tollerabile.
Durante il lockdown il loro servizio è stato fondamentale per la quotidianità di chi non poteva uscire di casa ma, parlando con alcuni di loro, abbiamo appreso che la media delle consegne al giorno è raddoppiato in 3 anni fino ad arrivare a 120-140 pacchi consegnati nelle nostre case con il controllo, anche delle pause, operato da un algoritmo che accelera ogni giorno di più.
Chiediamo una forte attenzione da parte del nuovo Governo, soprattutto del Ministro del Lavoro, nei confronti dei lavoratori collegati al modello della gig-economy che è diventato un paradigma diffuso anche nel nostro contesto produttivo: la paura è che, anche a causa della pandemia e al crollo del numero degli occupati, il lavoro umano venga riconosciuto e tutelato sempre meno a favore di una ricerca spasmodica di efficientamento.
L’efficienza senza tutela è sfruttamento del lavoro.
La qualità del lavoro presente e futuro dipende da come lo stesso è concepito, contrattualizzato e organizzato.
Le istituzioni hanno il dovere di affrontare questo tema con forza e determinazione stabilendo che la centralità dell’uomo/donna è il valore fondamentale in tema di lavoro.
A fianco dei corrieri naturalmente c’è il sindacato Filt-Cgil sia veneto che padovano, con i rispettivi segretari Romeo Barutta (“Questi dipendenti sono sottoposti a ritmi di lavoro intollerabili e sono costretti a rispettare tabelle di marcia che mettono costantemente a rischio la loro, e altrui, incolumità”) e Daniel Petra (“Non possiamo permettere che sia un algoritmo perverso a cancellare tutti i diritti, i progetti e le speranze dei lavoratori”.
Partito Democratico
Circolo di Cadonehe