Poiché l’iter di realizzazione dell’opera si sta rivelando più complesso del previsto, l’Amministrazione comunale ha deciso di indire una riunione pubblica per mercoledì 28 aprile (ore 20.45, presso la palestra scuola Falcone e Borsellino in via Vecellio a Bragni) con l’obiettivo di dare una corretta informazione ai cittadini informandoli sugli ultimi sviluppi della questione. All’incontro parteciperanno, oltre al sindaco Mirco Gastaldon, anche il dirigente del Servizio Sviluppo Territoriale, arch. Nicoletta Paiaro, e il legale incaricato dal Comune, avv. Fulvio Lorigiola.
Verranno illustrate nel dettaglio le ragioni di un ritardo che sta compromettendo la sicurezza e la tranquillità delle famiglie residenti nelle vie attraversate da traffico pesante diretto verso la zona industriale. È noto infatti come, nonostante sia stato ampiamente ultimato il tracciamento dell’intero percorso, che in lunghezza misura complessivamente circa 1,5 chilometri, i lavori veri e propri non abbiano ancora preso il via. Va ricordato che la realizzazione di questa bretella di collegamento è stata a suo tempo posta a carico del Consorzio “Cadoneghe Nord”, il soggetto attuatore del Piano di ampliamento della Zona industriale. L’importo totale dell’opera pari a circa 2.220.000 € è finanziato per 1.486.002,84 € dal Consorzio “Cadoneghe Nord”, e per la rimanente parte dall’Amministrazione comunale.
All’interno della convenzione tra il Consorzio e il Comune, fin dall’inizio la progettazione e la realizzazione dell’opera sono state poste a carico del Consorzio, visto il rilevante impatto sulla viabilità, mentre a carico del Comune sono stati posti altri compiti quali: la previsione del tracciato nel Piano Regolatore, l’espletamento delle complesse procedure di esproprio per acquisire le aree da mettere a disposizione del consorzio per oltre 500.000 €, la direzione dei lavori.
«L’argomento è giustamente molto sentito e merita la massima chiarezza – spiega il sindaco Gastaldon -. Per questo vogliamo fin da ora puntualizzare che lo stallo dei lavori trae origine da cause del tutto indipendenti dalla volontà dell’Amministrazione comunale. Da oltre un anno, tutte le operazioni a nostro carico sono state portate a termine, ma ciò nonostante i lavori non sono ancora cominciati, a causa dell’inadempimento del Consorzio “Cadoneghe Nord”».
«Abbiamo quindi avviato – prosegue il sindaco – le procedure per la realizzazione in via sostitutiva dell’opera già dalla primavera dello scorso anno, ma per ottenere i fondi necessari, garantiti da una polizza fidejussoria, ci siamo visti costretti ad avviare una causa giudiziaria, con una procedura internazionale che si concluderà entro la metà di giugno, poiché dal momento della sottoscrizione della garanzia al momento della richiesta di pagamento la sede della compagnia assicurativa coinvolta è stata trasferita da Roma a Londra».
In aggiunta a ciò, l’Amministrazione comunale sta intraprendendo una seconda azione legale che dovrà risarcire il danno arrecato dall’inadempienza degli obblighi assunti dal Consorzio.
«Il problema della sicurezza e della vivibilità del quartiere Bragni ha e ha sempre avuto per noi la massima priorità – dice ancora il sindaco -. Per questo è assai sgradevole che esso in questo momento diventi pretesto per polemiche politiche nate e condotte in malafede da parte di chi cerca di ottenere soltanto visibilità e in tutti questi anni non solo nulla ha fatto per contribuire alla soluzione della questione, ma per di più si è più volte dichiarato contrario alla realizzazione della strada di collegamento, che invece noi riteniamo indispensabile».
«Accade infatti che l’opposizione rilevi a gran voce il ritardo dei lavori – che sa perfettamente dipendere da fattori esterni all’Amministrazione -, mentre invece in Consiglio comunale, come avvenuto il 24 settembre 2009, si opponga alla costruzione dell’opera sostenendo che il quartiere Bragni non ha bisogno di una ulteriore strada: meglio attendere, secondo loro, l’ipotetico tracciato del GRA (Grande Raccordo Anulare di Padova), la cui realizzazione è in realtà un grande punto interrogativo. Quanto tempo dovrebbe aspettare, allora, questo quartiere Bragni per liberarsi da un traffico pesante che lo rende invivibile se chi si dichiara paladino dei diritti dei cittadini, quando è ora di sostenerli, fa tutt’altro nelle sedi opportune?».
In occasione dell’incontro pubblico programmato per il 28 aprile, verranno illustrati tutti i passaggi che hanno portato alla attuale situazione di stallo: «La verità sta nei fatti – conclude il sindaco Gastaldon -: nei verbali del Consiglio comunale, nel progetto approvato in ogni dettaglio, nei capitali già investiti. I cittadini capiranno facilmente che una parte inadempiente c’è, ma non è certo il Comune, come dimostrano in modo lampante le due cause che siamo stati costretti ad avviare. Come sempre, faremo tutto quanto è nelle nostre facoltà per ottenere giustizia e sbloccare la situazione, prima di tutto in nome di quei cittadini la cui qualità della vita è così compromessa, e non siamo disposti ad accettare attacchi strumentali da parte di chi non solo non ha mai fatto nulla per contribuire a una soluzione, ma addirittura in ogni modo ostacola l’iter del progetto. Non stiamo perdendo un solo giorno nella ricerca di una soluzione, e siamo certi che la forza delle nostre argomentazioni, avvalorate dalla certezza della legge, sbloccherà finalmente la situazione, consentendo al Comune di avviare finalmente – sotto il proprio diretto controllo – i lavori».