Martedì, 6 aprile 2010 – MATTINO DI PADOVA – pagina 20
Dal leader un invito a tornare tra la gente
«Il Pd deve mettere radici – Bortolussi, scelta corretta»
«Mai come in questo momento c’è bisogno di unità e riflessione perché è chiaro che il Pd deve cambiare rotta. Impostando politiche nuove, lavorando su programmi coraggiosi, radicandosi sul territorio e valorizzando nelle candidature le risorse umane migliori». Piero Ruzzante è tornato in Veneto ritrovando subito un ruolo da protagonista: primo eletto del Pd nella circoscrizione di Padova, va in consiglio regionale assieme agli assessori comunali Sinigaglia e Bortoli. «Il radicamento territoriale sarà fondamentale nei prossimi tre anni per il Pd, osserva Ruzzante – dal voto delle regionali è sempre più chiaro che in città e in alcuni comuni con tradizione favorevole, come Cadoneghe, riesci a reggere ma già in periferia ci sono grandi problemi di consenso. In Veneto il centrosinistra ha quattro capoluoghi su sette ma nei piccoli paesi il tracollo è netto».
In molti chiedono un netto rinnovamento e sottolineano come un grave errore la mancata candidatura a presidente per il centrosinistra della Puppato, che proprio come Ruzzante ha fatto incetta di voti.
«Laura è una grande risorsa per questo partito. Rappresenta un modello politico su cui investire perché ha conquistato la fiducia e la stima della gente sul campo, amministrando con coraggio e passione in una zona dove la Lega è fortissima. Ma anche a Padova il Pd tiene perché amministra bene, senza fuggire dai problemi. Per quanto mi riguarda ho cercato di stare il più possibile a contatto con la gente, confrontandomi coi problemi di ogni giorno dal primo all’ultimo giorno di campagna elettorale. Credo si debba continuare in questa direzione anche dopo la campagna elettorale. La gente deve trovare il Pd dappertutto».
E la scelta di Bortolussi di non far parte del Pd in consiglio? «Francamente la ritengo una scelta corretta. Non è il capo del Pd ma l’espressione di una coalizione politica e in consiglio continuerà questa funzione che va oltre i partiti. Credo che Giuseppe vada ringraziato per il lavoro fatto».