Lunedì 11 giugno 1984 ore 12.45 Enrico Berlinguer muore all’ospedale di Padova. La sua agonia era cominciata in mezzo al popolo, il giovedì prima in Piazza delle Erbe, in un drammatico comizio: quattro giorni di agonia, di angoscia, di sofferenza per chi che lo riconosceva come il punto di riferimento; di dispiacere e partecipazione per tutti gli altri, che gli riconoscevano serietà, dirittura morale e coerenza con le sue idee, non comuni.
Il Partito Democratico, incontro di culture popolari, progressiste e riformiste diverse, e tutte essenziali, ha nelle idee e nelle scelte politiche di Berlinguer, come in quelle di altri protagonisti positivi della nostra storia, un riferimento non solo ideale, ma di guida attuale nell’azione politica e istituzionale.
Assumendo la fedeltà alla Costituzione e la sua difesa come caratteristica del suo partito, Enrico Berlinguer è a pieno titolo non solo il segretario generale del Pci ma una grande figura delle Istituzioni repubblicane. Con le sue scelte ha contribuito all’unità del popolo italiano, allora minacciata da profonde fratture sociali e tragicamente attaccata dal terrorismo e dall’eversione. La sua linea, profondamente segnata dal colpo di Stato in Cile del 1973, si è concretizzata nel perseguimento dell’alleanza tra la classe operaia e i ceti medi emergenti, e sulla proposta del “compromesso storico” con la Democrazia Cristiana. Il confronto di Enrico Berlinguer con Aldo Moro è un’eredità per le forze democratiche e popolari e per la loro capacità di incontrarsi e di collaborare al di là della collocazione tra maggioranza ed opposizione.
È più che un simbolo il fatto che, fin dalla sua fondazione, il Circolo PD di Cadoneghe si riunisca davanti a due gigantografie affiancate di Enrico Berlinguer e Aldo Moro.
Nell’anniversario della sua morte, i Democratici di Cadoneghe ricordano Enrico Berlinguer riflettendo su una delle sue indicazioni: credere nel potere della comunità; costruire una società che rispetti le libertà di tutti e non solo dei singoli, per questo capace di non lasciare indietro nessuno. Vivere la politica essendo popolo.
Come molti hanno visto fare da Enrico Berlinguer proprio a Cadoneghe esattamente cinquant’anni fa. Non era ancora segretario generale (lo sarebbe diventato nel 1972) ed era venuto a parlare alla Festa dell’Unità del 1971. Se ne ripartì con una grande bambola, che aveva vinto alla Ruota della fortuna, giocando come tutti gli altri presenti, facendo politica nel popolo.
Quello “stare al gioco” era anche il suo tratto umano: dolce, gentile, pacato, sorridente. “La moglie mi chiese che del marito si conservasse un’immagine sorridente”, ha ricordato in questi giorni il professor Gianpietro Rigon, che l’ha assistito nei giorni di agonia all’ospedale di Padova.
È anche l’immagine che ne conservano i militanti di Cadoneghe, presenti cinquant’anni fa a quella Festa dell’Unità con Enrico Berlinguer, allestita nell’area che allora era della Sace (oggi è la zona compresa tra via Gramsci e via Raimondo Zanella).
A fargli da guida nell’incontro con i volontari e i partecipanti è stata Alessandra Baldan, che ricorda “una festa contenuta ma sempre accogliente”. Alla porta c’erano Gigi Pancheri e Ugo Bonfà. Dentro c’era anche la Ruota della Fortuna, gestita da Giovanni Rubin.
Berlinguer si presenta alla porta abbastanza in anticipo rispetto all’orario della 21, mette un contributo e poi dice: “Sono Enrico Berlinguer; sono qui per il comizio”. C’è tempo, dunque; Alessandra Baldan gli mostra la Festa, gli spiega l’allestimento; Berlinguer saluta tutti i volontari; li vede occupati alla cucina e all’allestimento e dice di non preoccuparsi per lui. Va anche alla Ruota della Fortuna che Giovanni Rubin sta facendo girare. Gioca anche lui a questa lotteria, comprando il biglietto, o probabilmente più biglietti perché era una delle forme di finanziamento della Festa; vince una bambola, di quelle grandi. Anche quella bambola assisterà al comizio di quel dirigente nazionale che a cinquant’anni sembrava un ragazzino un po’ invecchiato. Gli altri presenti non sanno ancora che l’anno dopo colui che stanno ascoltando sarà eletto segretario generale del Pci.
Partito Democratico
Circolo di Cadoneghe