Ogni anno l’8 marzo ci richiede di fare una verifica della strada percorsa nel lungo cammino verso l’emancipazione delle donne e la conquista delle pari opportunità.
Quello delle discriminazioni di genere è un fenomeno sociale e culturale particolarmente presente e grave in Italia dove rappresenta un problema per la vita civile e democratica del nostro Paese.
E’ ancora la violenza uno dei fenomeni più preoccupanti con un sempre elevato numero di femminicidi, perpetrati spesso all’interno delle mura domestiche, da ex mariti, compagni, fidanzati. Proteggere, prevenire e perseguire, sono le tre P sancite dalla convenzione di Istanbul: https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/0/750635/index.html?part=dossier_dossier1-sezione_sezione2-h2_h22 .
Qui il link al documento completo: https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DOSSIER/0/750635/index.html?part=dossier_dossier1
Un altro tema che vede le donne sempre più penalizzate è la questione del lavoro. La crisi economica deflagrata con la pandemia, ha colpito molto duramente le donne che hanno perso il lavoro molto più degli uomini.
Non c’è dunque molto da festeggiare.
E non parliamo dei regimi che violano sistematicamente i diritti umani: in questi paesi sono le donne a subire le più pesanti ed atroci violenze. Oltre ad ostacolarne ogni tentativo di raggiungere migliori condizioni di vita e il riconoscimento dei diritti fondamentali. E gli esempi sono quelli di tante donne che vengono uccise o imprigionate per negare le loro rivendicazioni.
Ancora oggi le donne devono lottare per conquistarsi con fatica la libertà di decidere o per sfuggire a vere e proprie schiavitù.
Per questo la data dell’8 marzo unisce simbolicamente tutte le donne che lottano, insieme a tanti uomini, nel cammino verso un futuro senza discriminazioni e violenza.
Partito Democratico
Circolo di Cadoneghe