I recenti lavori di salvaguardia idraulica erano già approvati e convenzionati. E così avviene per altre attività degli ultimi mesi.
È evidente che chi fa qualcosa intenda averne i meriti ed è così anche nei Comuni, specialmente nel caso di avvicendamento di amministrazioni di diverso colore politico. Ma sconcerta la pratica diffusa del sindaco di Cadoneghe di usare anche informazioni non veritiere o deformate per farsi propaganda.
Un esempio eclatante il maxi cantiere del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive che il sindaco presenta – sempre nella sua pagina Facebook ad uso dei suoi sostenitori politici – come opera della sua amministrazione, dichiarando anzi che le precedenti amministrazioni parlavano di ambiente “ma alla fine queste opere non si facevano. Prima tanto cemento… noi oggi invece facciamo bonifiche importanti”.
Vogliamo sottolineare che i lavori non li sta facendo il Comune, ma il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive. La nuova amministrazione li ha trovati belli e pronti in quanto tutto era stato già approvato e convenzionato dai sindaci Gastaldon e Schiavo. Si tratta di un’importante opera di salvaguardia idraulica del territorio, già prevista nel piano idraulico predisposto dalle precedenti amministrazioni fin dal 2013 ed arrivata ora alla programmazione del Consorzio di Bonifica.
Anche la pista ciclabile di via Morante ha meriti altrui: il progetto era stato approvato il 5 dicembre 2018 e i lavori iniziati il 29 maggio 2019, con un sindaco diverso da quello attuale.
Pure le utili porte di ingresso automatiche del municipio erano già finanziate ed è bastato installarle subito dopo le elezioni!
In altri casi l’amministrazione comunale in carica si rappresenta come innovatrice su temi che sono bagaglio delle precedenti amministrazioni di centrosinistra.
Un esempio per tutti gli orti sociali. Una realtà che vanta quasi trent’anni di politiche attive viene fatta passare come degradata e se ne propone un nuovo regolamento per nulla innovativo e molto vago sul punto centrale: la graduatoria di assegnazione delle aree.
La proposta del Partito Democratico, condivisa da tutte le minoranze e coerente con l’obiettivo dichiarato dall’amministrazione di riconoscere maggiore attenzione alle famiglie e alla residenza nel territorio, è stata ignorata dalla maggioranza.
Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Cadoneghe