Nel corso del Consiglio comunale convocato lunedì 19 dicembre (ore 19,30) saranno approvate le aliquote dell’Imu (Imposta municipale propria), introdotte obbligatoriamente nel 2012, com’è noto, dall’art. 8 del D.Lgs. 23/2011 emanato dal Governo Monti. Nello stesso Consiglio si approverà anche il nuovo regolamento sulla compartecipazione dell’addizionale IRPEF.
IMU
Per quanto riguarda l’IMU, le due aliquote minime previste dal decreto sono lo 0,4% (prima casa) e lo 0,76% (tutti gli altri immobili): si tratta di importi che lo Stato tratterrà per intero. Il nostro Comune passerà dalla cifra di 1.900.000 euro del 2011 a un totale di introiti di 4 milioni di euro, ma la differenza andrà tutta a coprire le necessità dello Stato di abbattimento del debito pubblico. A fonte dell’introduzione dell’Imu, l’Amministrazione centrale taglierà al nostro Comune altri 386 mila euro.
“Nonostante questo – ha commentato il sindaco Mirco Gastaldon –, abbiamo deciso di tenere al minimo che ci è consentito l’Imu per la prima casa (0,4%) e per i terreni agricoli (0,76%). E a copertura delle minori entrate, siamo costretti ad aumentare l’imposta sulla seconda casa e sui terreni fabbricabili dell’1,2 per mille (dallo 0.76 allo 0.88). Applicheremo tutte le possibili esenzioni, ma tengo a dire che l’Imu si traduce in una tassa iniqua per i cittadini, perché è di tipo patrimoniale e non è modulabile dai Comuni”.
Ecco dunque, per quanto riguarda il Comune di Cadoneghe, le aliquote previste per l’Imu:
Abitazione principale 0,4%
Altri fabbricati 0,88%
Terreni agricoli 0,76%
Aree Fabbricabili 0,88%
Si ricorda che per ogni nucleo familiare la nuova normativa prevede un’esenzione di 200 euro sulla prima casa. Altre esenzioni sono previste per i figli a carico fino all’età di 26 anni (50 euro per figlio).
“Purtroppo la nuova normativa – conclude il sindaco – ci toglie la possibilità di applicare molte altre esenzioni (ad esempio per chi gode del solo usufrutto di un’abitazione). Nei prossimi mesi comunque cercheremo di dare ai nostri concittadini una capillare informazione sull’argomento Imu. E inoltre il Comune sta verificando la possibilità di continuare a fornire alle famiglie modelli di pagamento precompilati, che faciliteranno loro le cose. Non è un obbligo previsto per gli enti locali, ma ci teniamo a mantenere questa prerogativa, che è sempre stata molto apprezzata dai nostri concittadini”.
ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF
Per quanto riguarda l’addizionale comunale IRPEF (attualmente è lo 0,5%), le nuove aliquote proposte all’approvazione del Consiglio Comunale sono state fissate nel rispetto del criterio costituzionale di progressività: aumento minimo, dallo 0.5 allo 0.55%, per lo scaglione più basso (fino a 15 mila euro) e massimo, dallo 0.5 allo 0.8%, per quello più alto (oltre i 75 mila euro). In questo modo l’impatto dell’incremento dell’addizionale è stato commisurato alle reali possibilità dei cittadini e delle famiglie.
Queste le nuove aliquote che entreranno in vigore dall’1.1.2012 (suddivise in base agli scaglioni di reddito in vigore); per ogni categoria vengono indicati il numero di soggetti interessati e la cifra media che ciascuno di loro pagherà in più rispetto al 2011:
a) fino a 15.000 euro, 0,55 per cento (2481 persone, 4,85 euro);
b) oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 0,65 per cento (4162, 13 euro);
c) oltre 28.000 euro e fino a 55.000 euro, 0,7 per cento (1754, euro 39);
d) oltre 55.000 euro e fino a 75.000 euro, 0,75 per cento (259, euro 100);
e) oltre 75.000 euro, 0,8 per cento (268, euro 246);
Il gettito previsto per il 2012 dall’aumento dell’addizionale Irpef comunale corrisponde allo 0,1% dei 212 milioni di euro del Pil di Cadoneghe, ossia a 212 mila euro circa. Nel 2012 il Comune di Cadoneghe, a causa dei vari tagli dei trasferimenti statali, subirà una decurtazione di entrate di circa 475 mila euro. A fronte di questi tagli il Comune ricercherà ulteriori risparmi per poco più di 200 mila euro: il resto sarà parzialmente compensato dall’aumento dell’IRPEF.
Confermate infine le agevolazioni in vigore dal 2005, che prevedono la possibilità di richiedere il rimborso dell’addizionale pagata se ricorrono le seguenti condizioni:
1.nuclei familiari in affitto, con esclusione dei titolari di contratti di locazione stipulati tra parenti o affini entro il secondo grado o tra coniugi non separati legalmente;
2.l’importo dell’addizionale versata deve essere non inferiore a 20,00 euro;
3.il reddito imponibile ai fini IRPEF del nucleo familiare, relativo all’anno cui si riferisce l’addizionale chiesta a rimborso, non deve essere superiore a euro 21.000,00, aumentato di euro 1.500,00 per ogni familiare fiscalmente a carico del richiedente.