Il Comune di Cadoneghe ha recepito e approvato le modifiche alla Legge Regionale 8 luglio 2009 (cosiddetta “Piano Casa”) disposte in seguito all’entrata in vigore, il 9 luglio, della successiva Legge Regionale n.13/2011.
Tale provvedimento ha introdotto alcune novità nel “Piano Casa”. Si adeguano così i regolamenti locali di fronte alle domande dei cittadini e a un quadro normativo di non semplice applicazione. Per quanto riguarda Cadoneghe, dal mese di agosto 2009 ad oggi, sono stati in tutto presentati allo sportello Edilizia privata del Comune soltanto 101 progetti (di cui un’ottantina portati a compimento con relativi lavori di ristrutturazione).
«Le ulteriori modifiche introdotte – spiega il sindaco Mirco Gastaldon – rendono comunque più macchinoso il compito dei nostri uffici. In particolare, risulta complessa la definizione delle distanze dai confini. Bisogna tener conto che la maggior parte dei progetti fin qui presentati riguarda piccoli interventi, per i quali però è richiesta una gran mole di lavoro per i nostri funzionari. Tanto più che, com’è noto, a questo carico di lavoro amministrativo non corrisponde alcun introito per il Comune. E in tempi in cui si sta cercando di ottimizzare le risorse questo non è certo un bene».
Il sindaco ricorda poi come il Piano Casa non stia dando i frutti sperati dal governo. I dati sono emblematici: in tutto il Veneto sono stati presentati finora 23.000 progetti seguita dalla Sardegna (5.000) e Lombardia (3.000). A Milano nei primi dodici mesi sono state presentate solo 71 richieste di interventi edilizi.
«La verità è che il provvedimento tende a sovrapporre troppe autorità per ogni singola decisione – spiega Gastaldon –. Secondo Berlusconi il Piano Casa avrebbe dovuto essere lo strumento in grado di rilanciare non soltanto il mercato dell’edilizia, ma anche l’economia e l’occupazione. Ma gli stessi cittadini hanno compreso poco di questo provvedimento. Lo dimostrano le continue richieste di chiarimenti che giungono ai nostri uffici e un sondaggio pubblicato da Nomisma, dal quale emerge che un terzo degli italiani non ha capito se la propria abitazione rientra nella casistica del piano e se questo è quindi applicabile. Ciò significa che una tematica così complessa, dipendente da norme dei vari livelli istituzionali, è ancora (tanto più dopo le modifiche appena applicate) di difficile comprensione per i non addetti ai lavori. La conversione del piano a livello regionale è arrivata con una quantità di vincoli tale da rendere di ardua identificazione quali siano gli interventi possibili, vanificandone, in un certo senso, l’esito come evidenziato dall’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Padova».
Intanto il Comune di Cadoneghe ha pubblicato integralmente sul proprio sito www.cadoneghenet.it il testo del Piano Casa aggiornato, con tutte le modifiche introdotte dalla nuova legge regionale, che possono essere sinteticamente riassunte come segue:
– introduzione di un ulteriore bonus del 15% per gli ampliamenti già previsti, qualora vi sia un contestuale intervento di riqualificazione che porti la prestazione energetica dell’edificio alla classe B;
– modifica del termine per la possibilità di utilizzare i sottotetti esistenti aventi le caratteristiche della l.r. 12/1999;
– possibilità di usufruire degli incrementi volumetrici ancorati all’uso di tecniche costruttive dell’edilizia sostenibile ai sensi della l.r. 4/2007, anche in presenza di una parziale anziché integrale demolizione dell’edificio interessato;
– possibilità di modificare la destinazione d’uso degli edifici in casi particolari;
– ulteriore chiarimento sul concetto di “prima casa di abitazione”;
– inclusione dei sistemi di captazione dell’energia solare, quali le serre bioclimatiche, tra gli impianti che non contribuiscono a formare cubatura, accanto alle pensiline e tettoie finalizzate all’installazione di impianti solari e fotovoltaici già previste dalla l.r. 14/2009.
Tutte le modifiche sono state adottate tenendo conto degli indirizzi urbanistici fissati nel P.A.T.I. della Comunità Metropolitana di Padova e nel P.A.T.I. dei Comuni di Cadoneghe e Vigodarzere.