Il Partito Democratico è la più grande forza politica riformista del Paese. Nato il 14 ottobre 2007 con le elezioni primarie a cui hanno partecipato oltre 3 milioni di cittadini, è oggi il maggior partito di opposizione, con 219 deputati e 119 senatori. Il PD è il partito più “rosa” tra quelli presenti in Parlamento con 61 deputate e 39 senatrici. Il 30% degli eletti nelle liste democratiche è donna.
A oltre un anno di distanza dalla costituzione del Partito Democratico, anche qui a Cadoneghe noi del circolo vorremmo ripercorrere la strada fatta per alcune riflessioni.
Le tappe più salienti.
A Cadoneghe il 14 ottobre 2007 hanno partecipato alle primarie per l’elezione del segretario nazionale oltre 900 persone.
Nella successiva fase delle primarie per l’elezione degli organismi locali, svoltesi il 10 febbraio 2008, oltre 300 cittadini di Cadoneghe hanno eletto i 20 membri del circolo comunale, che si sono aggiunti ai componenti di diritto (sindaco e consiglieri comunali aderenti al PD).
Con la nomina del coordinatore e dell’esecutivo, formato da un gruppo ristretto di membri, si è completata l’ossatura del circolo.
Il primo impegno è stato la campagna elettorale incombente e i risultati non hanno deluso, consentendo al neonato partito di conseguire un consenso per la Camera ed il Senato rispettivamente del 35% e del 36%.
Un bel gruppo di democratici di Cadoneghe ha raggiunto Roma in pullman ed ha partecipato ad una grande emozionante manifestazione politica: di quelle che passano alla storia, e che solo un fazioso governo di destra ha potuto minimizzare tentando di ignorarne la portata.
Il cammino è difficile e l’antipolitica è sempre in agguato. Un’informazione strumentale e denigratoria è sempre pronta a infangare tutto, anche se le responsabilità sono di poche mele marce.
Ora ci attende la sfida del rinnovo dell’amministrazione comunale in cui si misurerà la capacità politica del nuovo partito: alla prova dei fatti si dovrà verificare la sua vera essenza democratica.
Partecipazione e democrazia sono essenziali perché la politica non resti appannaggio di pochi che aspirano a fare i propri affari e quelli dei loro amici.
Lucia Vettore